I pugliesi scelgono esercenti di prossimità per non prendere l’auto. L’89% dei pugliesi sceglie di andare a fare la spesa a piedi, ovvero nei negozi di prossimità. Anche questo potrebbe essere dovuto dall’aumento del coso del gasolio, che sta mettendo in ginocchio diversi comparti dalla società. Dall’approvvigionamento, al trasporto, l’effetto adesso ricade anche sui consumatori finali che decidono di non utilizzare la propria auto per fare acquisti. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base di un sondaggio secondo cui a causa del caro gasolio, i consumatori pugliesi stanno cambiando le abitudini di acquisto, facendo la spesa vicino casa o al luogo di lavoro. Solo il 7% sceglie invece di fare acquisti on line o in negozi con consegna a domicilio. Mentre il 4% è disposto a fare la spesa lontano da casa o dai luoghi di lavoro. Con il caro prezzi si va anche a caccia delle promozioni e si guarda con più attenzione al rapporto prezzo/kg di prodotto degli alimenti e soprattutto si taglia il superfluo a tavola. Tra i comportamenti virtuosi segnalati dai consumatori – sottolinea Coldiretti Puglia – spicca la riduzione degli sprechi che riguarda ben il 68% delle famiglie. Un impegno che al valore economico aggiunge anche quello etico ed ambientale in un Paese come l’Italia dove in media nella spazzatura – continua Coldiretti – finiscono quasi 31 chili all’anno di prodotti alimentari per un totale di oltre 1,8 miliardi di chili da smaltire. La propensione al risparmio, in ogni caso, non sembra intaccare l’attenzione verso la qualità di ciò che si porta a tavola – aggiunge Coldiretti – con la guerra in Ucraina e il Covid che hanno spinto oltre 8 consumatori su 10 (82%) a cercare di instaurare un rapporto stabile con un agricoltore per garantirsi cibo sicuro, sano e di qualità.
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