Un test di gravidanza negativo per accedere a una delle tre prove di un concorso pubblico, la corsa sulla distanza di 1.000 metri. Su questa richiesta, per l’assunzione a tempo indeterminato di due istruttori direttivi di vigilanza in due comuni della Citta’ Metropolitana di Torino, Vigone e Torre Pellice, entrambi sotto i 5.000 abitanti, c’e’ stata una levata di scudi. Molti la ritengono discriminatoria e illegittima. E un sindacato ha pensato a un esposto. Le senatrici e i senatori cinquestelle piemontesi Susy Matrisciano, presidente della commissione Lavoro, Elisa Pirro e Alberto Airola, hanno definito il test “chiaramente discriminatorio ma anche assurdo, perche’ motivato dall’esigenza di svolgere una prova fisica di corsa che non ha nessun senso per la posizione lavorativa in ballo”. Dopo la bufera, pero’, i Comuni, si sono dichiarati pronti a cambiare, come hanno spiegato pubblicando oggi pomeriggio una nota sul web. “Si sta valutando di rettificare il bando di concorso de quo eliminando lo svolgimento della prova di efficienza fisica, pur ritenendo questa coartata decisione potenzialmente foriera di rischi per la salute e l’integrita’ fisica del personale in futuro assunto”. La richiesta del test negativo di gravidanza – spiegano il vicesindaco di Vigone Fabio Cerato, che sostituisce il sindaco morto pochi mesi fa, e il primo cittadino di Torre Pellice, Marco Cogno – era stata “introdotta nel concorso esclusivamente a tutela della salute delle candidate. La produzione di un test positivo non e’ causa di esclusione dal concorso, bensi’ di ‘agevolazione’ della serenita’ e della sicurezza delle stesse, in quanto comporta il differimento della prova in un periodo successivo”. Quanto alla presunta illegittimita’ della richiesta, a chi la giudica “eccessiva rispetto alle funzioni richieste alle candidate”, come ha spiegato l’avvocato torinese Vittorio Barosio, esperto di diritto amministrativo, Vigone e Torre Pellice ribattono che il test atletico, un chilometro da correre sotto i 6 minuti e 30 secondi per le donne, 5 minuti e 30 per gli uomini, e’ stato inserito nel concorso “in analogia a quanto richiesto da numerosi enti locali per i profili della Polizia Locale. Cio’ nasce dall’esigenza di garantire l’efficienza fisica ma anche la sicurezza del personale che, qualora eventualmente impegnato in attivita’ d’ordinanza fisicamente importanti, deve essere in grado di affrontarle in modo sicuro ed efficace”.
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