Iniziative comuni tra ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, e Consorzio di tutela dell’Aglianico del Vulture DOC/DOCG, per tutelare, qualificare e promuovere l’Aglianico del Vulture: è quello che prevede il protocollo d’intesa sottoscritto dai due organismi lo scorso 10 giugno, in occasione del seminario su “Innovazione e consulenza specialistica per la gestione sostenibile in vitivinicoltura” tenutosi a Rionero in Vulture (PZ), nel Palazzo Giustino Fortunato. “La collaborazione strutturata dell’Agenzia con gruppi organizzati di imprenditori della Basilicata – ha commentato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi, che insieme a Michele Laluce, del Direttivo del Consorzio di tutela, ha firmato il documento a Rionero – come quella avviata con il Consorzio dell’Aglianico del Vulture composto da circa 400 soci, è prioritaria e fondamentale perché amplifica gli effetti delle attività dell’ALSIA, a tutto vantaggio del territorio. L’intesa sottoscritta – ha aggiunto Crescenzi – rappresenta un importante strumento di valorizzazione di uno dei prodotti di rilievo tra le produzioni agroalimentari della Basilicata. Il protocollo apre ampi scenari di collaborazione, che saranno definiti congiuntamente con programmi pluriennali e ulteriori accordi mirati, per coinvolgere ad esempio anche il personale dell’Agenzia nella gestione del deposito e nella distribuzione dei contrassegni agli imbottigliatori che ne abbiano diritto, o nella vigilanza delle produzioni di vino in commercio, secondo il piano predisposto dal Consorzio e approvato dall’ICQRF, l’Ispettorato centrale del Ministero dell’Agricoltura preposto alla repressione delle frodi”. “E’ in questa direzione – ha detto il direttore Crescenzi – che si muovono i 4 bandi a sportello promossi dall’Agenzia, per offrire servizi gratuiti alle imprese agricole e agroalimentari lucane che ne facciano richiesta attraverso il sito web dell’Agenzia (www.alsia.it): SU.PR.EME., per selezionare aziende disponibili ad ospitare tirocini extracurriculari di immigrati regolarmente presenti sul territorio; FITOCONSULT, per la consulenza fitosanitaria; IRRIFRAME, per il corretto uso delle risorse idriche in agricoltura; i Servizi di consulenza tecnico-scientifica, per valorizzare accessioni vegetali e animali, fungine o microrganismi utili, processi produttivi, prodotti agroalimentari, a marchio e di qualità”.
Nel corso dell’incontro a Rionero, illustrati anche i risultati di un recente progetto di ricerca regionale, finanziato dal PSR Basilicata 2014-20 e coordinato dal Consorzio “Qui Vulture”, per fornire alle imprese vitivinicole strumenti innovativi per accrescere la sostenibilità dei vigneti e aumentarne la redditività, anche attraverso app dedicate che si interfacciano con sistemi Web-GIS” e una banca dati interattiva, che ha tra l’altro individuato in Basilicata circa 1.000 ettari “occupati” da vigneti probabilmente non coltivati ma con quote che potrebbero essere rese disponibili per nuovi impianti in aree DOC, potenziando le produzioni vitivinicole di qualità della regione.
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