Dopo l’ultima tornata di aumenti registrata a maggio fare la spesa costa 554 euro in più rispetto a maggio del 2021. Lo rileva Assoutenti che ha preso in considerazione i mega aumenti per i prodotti alimentari di maggior consumo che, in alcuni casi, registrano impennate a due cifre. Con picchi che arrivano al +70% per l’olio di semi, uno dei prodotti più legati agli effetti della guerra in Ucraina (insieme alla Russia produce l’80% dell’export mondiale). Oppure come i prodotti ittici che ormai costano mediamente il 10% in più. “I prezzi dei prodotti alimentari registrano a maggio una impennata record, aumentando del +7,4% rispetto allo scorso anno e addirittura del +1,2% in un solo mese – spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Questo significa che una famiglia, solo per mangiare, deve mettere in conto una maggiore spesa in media pari a +554 euro annui”. “Siamo in presenza di un vero e proprio allarme destinato purtroppo ad aggravarsi nei prossimi mesi – prosegue Truzzi – Il Governo non può restare a guardare e, di fronte a quella che è una emergenza, deve adottare misure straordinarie a tutela delle famiglie e dell’economia, bloccando subito il prezzo dei carburanti e ricorrendo a tariffe amministrate per i beni primari come gli alimentari e l’energia”.
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