L’arcivescovo di Reggio Calabria, monsignor Fortunato Morrone, ha visitato lo stabilimento della “Lactalis”, azienda di prodotti caseari i cui lavoratori sono a rischio licenziamento. «La Chiesa – ha detto monsignor Morrone – è strutturata per la socialità. Sono venuto qui su invito dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali per ascoltarli dove quotidianamente si impegnano col proprio lavoro”. “La presenza del Vescovo – è detto in un comunicato della Curia arcivescovile – ha voluto testimoniare la vicinanza della Chiesa reggina a quanti stanno attraversando questa crisi occupazionale. In realtà, mons. Morrone si sta interessando della vicenda Lactalis dagli albori delle difficoltà tra azienda e lavoratori avendo già incontrato i dipendenti, nei confronti dei quali ha manifestato il suo interesse nelle sedi istituzionali anche prima della visita odierna. Il tema del lavoro, infatti, sta molto a cuore al presule di origini crotonesi. Alla ‘Lactalis’ ci sono ben 79 dipendenti che rischiano il licenziamento”. “So che questi lavoratori – ha detto ancora l’Arcivescovo di Reggio Calabria – hanno già espresso la loro disponibilità a ridursi lo stipendio, riconoscendo le difficoltà oggettive che esistono. Proprio per questo motivo ho voluto vedere coi miei occhi questo luogo e ascoltare con le mie orecchie le loro preoccupazioni davanti alle quali non possiamo restare indifferenti. La fatica di guardare al futuro non ci impedisce di trovare strade percorribili per scongiurare il peggio. Noi non siamo numeri, non siamo dei ‘copia e incolla’. Siamo persone e questo vuol dire sogni, relazioni, prospettive, limiti. Questa è la visione cristiana dell’uomo: la Chiesa, da questo punto di vista, ha una posizione chiarissima. A Reggio e in Calabria il mercato del lavoro è un’urgenza che soffre di tante criticità tra cui quelle logistiche-infrastrutturali. Discutere di questa vertenza vuol dire alzare lo sguardo sulle problematiche generali del territorio”.
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