di Daniela Mariano
POTENZA- La Basilicata stenta a ripartire. Cresce poco e non ha recuperato i livelli pre pandemia. Le previsioni, poi, non sono rosee: «Poiché la recessione economica in Basilicata è iniziata prima della pandemia e nel biennio 2019-2020 si è registrato un arretramento del Pil di dieci punti, la lenta ripresa iniziata nel 2021 non condurrà , presumibilmente, a recuperare i livelli di ricchezza pre-pandemici prima del 2025». Sono alcuni delle considerazioni che accompagnano il sesto rapporto della Ires Cgil sull’andamento dell’economia lucana nel 2021. Nello studio, che ha anche prodotto una previsione per il 2022, è spiegato che la «ripresa economica regionale nel 2021 si è attestata su una crescita del 3,8 per cento, ben lontana non solo dal 6,6 per cento registrato su scala nazionale, ma anche dal 5 per cento previsto per il Mezzogiorno». Un’economia lucana che nel 2021 «va avanti adagio», hanno sottolineato il segretario generale della Basilicata della Cgil, Angelo Summa e il direttore scientifico Ires-Cgil, Ettore Achilli, e che presenta, «numerosi nodi strutturali, ma anche di mercato, rimasti irrisolti, che rischiano seriamente di compromettere le prospettive per il 2022». Una «lenta ripresa» che per lo studio Ires è dipesa da diversi fattori, tra i quali «la persistente fase di difficolta’ dell’intero comparto del commercio e del turismo», che nel 2021 si è concluso con «la chiusura di sei esercizi ricettivi e la perdita di quasi il 7 per cento dei posti-letto». Un comparto che per Summa e Achilli, «ha perso circa dieci anni di crescita». Altro settore in crisi per lo studio del sindacato e’ quello dell’automotive, che «risente ancora pesantemente della crisi di mercato globale del comparto, con un calo dell’export di veicoli del 20,2 percento, con un notevole incremento del ricorso alla cassa integrazione straordinaria (+356 per cento sul 2020) aumento della cassa integrazione ordinaria (+48 per cento)». «Chiari segnali di ripresa», invece, sono stati registrati nell’edilizia, che «grazie alla spinta fornita dal bonus del 110 percento – che ha generato 1.131 interventi edilizi in regione, per 307 milioni di euro di lavori, nel 2021», cosi’ come l’industria alimentare, «in crescita di esportazione», e il comparto dell’export del polo del mobile imbottito, «con un + 22,7 per cento», ha concluso l’Ires.