di Daniela Mariano
POTENZA- La cornice generale è quella della crisi post pandemia da Covid 19. Qui si inserisce con difficoltà l’economia lucana, che nei primi nove mesi del 2022 «è in affanno». Si è assistito ad un recupero lento, in un quadro di profonda incertezza, sul quale hanno inciso l’aumento dell’inflazione e i costi di produzione. È questo il quadro che emerge dal Rapporto annuale della Banca d’Italia sull’andamento della economia della Basilicata, presentato stamattina a Potenza dal direttore della filiale potentina di Bankitalia, Gennaro Sansone, dal suo vice Paolo Lucchese, dal responsabile dell’ufficio analisi e ricerca economica della sede di Bari, Maurizio Lozzi, e dal coordinatore del rapporto, Vincenzo Mariani. «Il rallentamento che si è registrato soprattutto nella seconda parte dell’anno – hanno spiegato gli analisti – ha riguardato tutti i settori produttivi, fatta eccezione per l’industria estrattiva, e in particolare il settore di produzione delle auto è in difficoltà e questo ricade negativamente sull’export. Il settore terziario, commercio in particolare, è stato fluttuante tra una prima parte dell’anno in crescita e una seconda in perdita per il trend dei consumi. Segnali incoraggianti, invece, dal settore turistico, specie nei mesi primaverili e per quello che riguarda il settore delle costruzioni, mentre per quello che riguarda i finanziamenti bancari ai privati si registra una crescita minima che riflette l’accelerazione del credito al conmsumo e ai mutui per le famiglie e il rallentamento di quello alle imprese».