di Giovanni Gioioso
La corsa dei prezzi dei materiali edili è stata talmente rapida da cogliere impreparate persino le imprese stesse. Speculazione? Forse. Ma il settore delle costruzioni è sempre più in difficoltà e si corre il rischio, sempre piu’ concreto, di un cortocircuito gravato dall’aumento ormai insostenibile del costo delle materie prime e dalle limitazioni della cessione del credito per il Superbonus introdotta dal Governo con il dl Sostegni ter: è la denuncia del presidente di Ance Basilicata, Vincenzo Auletta il quale ha sottolineato la possibilità di un “brusco rallentamento” per il settore che pure stava manifestando segnali di vitalità. Secondo Auletta: “A rischio sono le stesse opere del Pnrr. I primi bandi sono stati basati sui precedenti prezzi delle materie prime. Anche a seguito delle esplicite richieste di Ance, il Governo sta iniziando a ripensare i prezzi per i bandi relativi alle nuove opere”. Ance Basilicata nell’ultimo periodo ha attenzionato il problema delle opere del Pnrr alla Regione Basilicata con la richiesta di revisionare il prezzario. Il Dipartimento regionale per le infrastrutture, dal canto suo, ha comunicato in una nota di aver convocato un tavolo tecnico per la prossima settimana. Continua a tenere banco, dunque, il tema delle infrastrutture da realizzare con le risorse comunitarie del Pnrr. Il governatore lucano Vito Bardi a tal riguardo si dice ottimista rassicurando in primis i sindaci e poi le imprese appaltratrici costrette a fronteggiare un incrollabile aumento di prezzi e la difficoltà di reperire le materie principali. Il tutto aggravato, fra l’altro, dal conflitto russo-ucraino in corso. Per Ance particolarmente consistenti, sopra il 70%, sono stati gli aumenti per l’acciaio, mentre per il legname è stato rilevato un incremento dei prezzi del 78%. Tubazioni in PVC rigido hanno segnato un aumento del 58,50 per cento. Più contenuto per il bitume che si aggira intorno al 36%.