di Giovanni Gioioso
Era l’8 aprile e la Giunta regionale della Basilicata annunciava il via libera al progetto per la realizzazione della tanto attesa, voluta e desiderata tratta ferroviaria Ferrandina – Matera. Il costo dell’intervento è stimato in 365 milioni di euro e risulta interamente finanziato nell’ambito del vigente aggiornamento del Contratto di Programma tra Regione Basilicata e Rfi 2021- 2027, dei quali 50 milioni di euro provengono dal Pnrr. “Grazie all’impegno della Regione Basilicata questo collegamento ferroviario atteso da anni diventerà finalmente realtà – commentava lo scorso 8 aprile il presidente Vito Bardi – un’opera importante per tutta la Basilicata che porterà a connettere e riconnettere il territorio lucano con tutte le principali direttrici di traffico nazionali. Salerno e Napoli sono le porte di accesso del Mezzogiorno al sistema Alta Velocità e Taranto rappresenta un importante polo economico. L’auspicio di questo governo regionale è di vedere il rapido completamento delle opere”. L’Assessore regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, intervistata lo scorso novembre da Rainews24 in diretta dalla stazione di La Martella, nell’ambito di un approfondimento della rete pubblica nazionale sulle grandi opere infrastrutturali finanziate con il Pnrr, non nascose la soddisfazione: “Stiamo parlando di un’opera strategica che connette e riconnette tutta la Basilicata a sé stessa e al resto del Sud. Questa linea ferroviaria di circa 20 km interamente elettrificata – commentava – è molto complessa in quanto prevede, tra l’altro, 12 viadotti e una galleria da 6,5 km. La sua realizzazione consentirà non solo alla città di Matera ma a tutta la provincia di collegarsi alla dorsale principale lucana, la Battipaglia-Potenza-Metaponto e di qui, finalmente, all’alta velocità. La città di Matera attendeva di essere collegata alla ferrovia nazionale ormai da 30 anni. Siamo all’inizio di una battaglia decisiva, la stazione vedrà la luce nel 2026, secondo quelle che sono le tempistiche strettissime del Pnrr. L’opera è molto articolata, per questo stiamo seguendo da vicino le varie fasi. È una infrastruttura straordinaria che segnerà la rivoluzione del sistema del trasporto lucano”. “Stiamo dando concretezza ad una visione avveniristica che assegna un nuovo ruolo alla rete ferroviaria regionale nel suo complesso. Il nostro obiettivo è quello di modernizzare e far progredire il territorio, in virtù di un generale ripensamento del sistema dei trasporti, per gettarci definitivamente alle spalle l’epoca infausta dell’isolamento e dei ritardi rispetto al resto del Paese”.