di Daniela Mariano
E’ il “Villaggio dei briganti” una delle novità del Parco della Grancia che a Brindisi Montagna, dallo scorso 10 giugno, ha riaperto le porte ai già numerosi visitatori. Promosso dall’associazione “Le Mele Marce”, in collaborazione con l’associazione “Terranera”, entrambe di Rionero in Vulture, più che un semplice spazio scenico, è un vero “luogo della memoria” nel quale poter assistere ad alcuni momenti topici del brigantaggio post unitario quali l’inizio della guerriglia susseguente all’incontro fra Crocco e Borjes o l’uccisione “interessata” di Ninco Nanco. Oltre a ciò, grazie a dati forniti dallo storico Gigi Di Fiore, per l’occasione vengono illustrate alcune “storie cancellate” di cittadini lucani vittime della cieca repressione di quegli anni. Insomma non un quadro da vedere, ma uno spazio da vivere. Tra le altre attrazioni del parco, il teatro dei burattini, un mondo magico del teatro di figura che racconta la storia del burattino di Collodi, con uno spettacolo animato per grandi e piccoli, in grado di accendere la fantasia e ricalcare le gesta di un’arte amata, tipica della grande tradizione della cultura popolare. Non solo teatro. Ogni sabato del mese fino a luglio, ogni venerdì e sabato di agosto, compreso il 15 e tutti i sabati di settembre – alle 11 del mattino, dopo l’accoglienza, gli ospiti potranno visitare il Parco, la cui gestione è affidata al Consorzio ETI-Eccellenze Turistiche Italiane, alla scoperta della flora e della fauna, visitare la fattoria didattica, fare esperienza di ruralità, alla scoperta delle pratiche tradizionali del mondo agricolo lucano attraverso la conoscenza dei vecchi metodi dell’aratura e della semina, e partecipare ai laboratori del gusto. Nel pomeriggio, dalle 15 l’offerta si arricchisce con l’accampamento dei briganti, le musiche degli Ambasciatori Lucani e, alle 17, la falconeria. “Molto apprezzata è anche la fattoria didattica dove è possibile vivere un’esperienza dei sensi e del sapere attraverso un tuffo nel paesaggio rurale lucano rivolto a gruppi scolastici e comitive – spiega il presidente del Consorzio, Nicola Manfredelli – per far conoscere e incontrare la vita degli animali al pascolo, l’autenticità e la bellezza del lavoro in campagna e l’origine dei prodotti agroalimentari. Durante la giornata è possibile, inoltre, immergersi nell’affascinante mondo delle erbe officinali partecipando al percorso dell’Erbolario di Foresta, tra orti diffusi e per-Corsi odorosi”. Ci sono poi i laboratori del gusto: semplicità, genuinità, gusto: sapori autentici che prendono forma e sostanza nella secolare tradizione della civiltà contadina lucana. Un itinerario enogastronomico legato alla scoperta delle tante eccellenze culinarie locali. Infine la riconferma della falconeria, una manifestazione unica nel suo genere, un vero e proprio spettacolo teatrale dal vivo che riconduce alle atmosfere medievali e alle affascinanti pratiche venatorie di Federico II, con l’ausilio di tecnologie audio-visive che ne garantiscono unicità e originalità.