di Daniela Mariano
Sergio Marchionne, scomparso nel luglio 2018, è una figura che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’automotive e oltre. Nato in Italia nel 1952, emigrò in Canada con la sua famiglia all’età di 14 anni. La sua carriera imprenditoriale è iniziata con una formazione giuridica e successivamente economica, che lo ha portato a ricoprire ruoli di crescente responsabilità in diverse aziende. Marchionne è maggiormente conosciuto per la sua straordinaria leadership come amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles (FCA). La sua visione strategica e la sua capacità di ristrutturare l’azienda in un periodo di crisi hanno trasformato Fiat in un colosso globale. Quando assunse la guida nel 2004, la Fiat era in difficoltà. Marchionne si è immediatamente messo al lavoro, implementando un piano di risanamento che ha portato a una profonda ristrutturazione dell’azienda. Uno degli aspetti più significativi del suo operato è stata l’acquisizione di Chrysler nel 2009, un’operazione che ha segnato la rinascita della casa automobilistica americana e ha reso FCA uno dei principali attori del settore. Marchionne ha saputo integrare le due realtà aziendali, unendo cultura e know-how, e portando innovazione a tutti i livelli. Sotto la sua direzione, FCA ha lanciato modelli iconici, come la Fiat 500 e la Jeep Wrangler, che hanno conquistato il mercato globale. La figura di Marchionne non si limitava però alla mera gestione aziendale. Era un leader carismatico, noto per il suo approccio diretto e per la sua capacità di ispirare i dipendenti. Non amava i formalismi e spesso si presentava in modo informale, cercando di creare un ambiente di lavoro aperto e collaborativo. La sua filosofia si basava su valori come la trasparenza e il rispetto reciproco, elementi che ha sempre cercato di promuovere all’interno dell’azienda. Un’altra caratteristica distintiva di Marchionne era la sua passione per l’innovazione. Sotto la sua guida, FCA ha investito significativamente nella mobilità sostenibile e nelle nuove tecnologie. Ha compreso fin da subito che il futuro dell’automotive avrebbe richiesto un cambiamento radicale, promuovendo lo sviluppo di veicoli elettrici e ibridi. Questo approccio lungimirante ha posizionato FCA in modo competitivo in un mercato in rapida evoluzione. La sua eredità non si limita solo all’industria automobilistica. Marchionne è stato un esempio di resilienza e determinazione. Ha affrontato le sfide con un atteggiamento pragmatico e una visione chiara, dimostrando che il cambiamento è possibile anche nei momenti più difficili. Il suo mantra, “la paura è il nemico”, riflette la sua filosofia di vita e lavoro: affrontare le difficoltà senza esitazione. La memoria di Sergio Marchionne vive attraverso le sue realizzazioni e l’impatto che ha avuto su milioni di persone. Le sue scelte hanno influenzato non solo l’industria automobilistica, ma anche l’economia di intere nazioni. Le sue idee e la sua visione rimangono una fonte di ispirazione per i leader di oggi e di domani. Inoltre, Marchionne ha sempre sostenuto l’importanza di un approccio etico e responsabile negli affari. Ha incoraggiato un dialogo aperto con i sindacati e ha lavorato per migliorare le condizioni di lavoro. Questo approccio ha contribuito a creare un clima di fiducia e collaborazione tra management e dipendenti, un elemento cruciale per il successo dell’azienda. Oggi, mentre il settore automobilistico affronta nuove sfide legate alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica, il pensiero di Marchionne continua a essere rilevante. Le sue intuizioni sul futuro dell’industria automobilistica e l’importanza di adattarsi rapidamente ai cambiamenti possono servire da guida in questo periodo di transizione.