A marzo molti lavoratori noteranno una riduzione del netto in busta paga. Il motivo principale è la ripresa della trattenuta per l’acconto delle addizionali comunali all’IRPEF, che si somma alle trattenute per il saldo dell’anno precedente già in corso da gennaio. Questo doppio prelievo influisce sugli stipendi di tutti i lavoratori dipendenti e sui cedolini pensionistici, tranne per coloro che rientrano nelle fasce di esenzione stabilite dai Comuni.
Vediamo nel dettaglio come funzionano queste trattenute, chi è esente e di quanto può diminuire il netto in busta paga.
L’addizionale comunale all’IRPEF è un’imposta sul reddito che ogni Comune può applicare, stabilendone l’aliquota e l’eventuale soglia di esenzione. Questa imposta si calcola sull’imponibile IRPEF e si applica a chi risulta fiscalmente residente nel Comune al 1° gennaio dell’anno di riferimento.
Città | Aliquota (%) | Soglia di esenzione (€) |
---|---|---|
Roma | 0,9% | 14.000 |
Milano | 0,8% | 23.000 |
Napoli | 0,8% | 15.000 |
Torino | 0,8% | 15.000 |
Palermo | 0,8% | 15.000 |
Genova | 0,8% | 15.000 |
Bologna | 0,8% | 15.000 |
Firenze | 0,8% | 15.000 |
Bari | 0,8% | 15.000 |
Catania | 0,8% | 15.000 |
Sono esentati dal pagamento dell’addizionale comunale:
L’addizionale comunale si calcola applicando l’aliquota comunale al reddito imponibile IRPEF, dopo aver sottratto eventuali oneri deducibili.
📌 Esempio: Un lavoratore a Milano, con un reddito imponibile di 25.000 euro, pagherà un’addizionale comunale di 200 euro (25.000 x 0,8%).
Nei cedolini dei lavoratori dipendenti, il datore di lavoro trattiene:
✅ Il saldo dell’anno precedente, suddiviso in 11 rate da gennaio a novembre. ✅ L’acconto per l’anno in corso, pari al 30% dell’addizionale totale, trattenuto in 9 rate da marzo a novembre.
Il versamento all’Agenzia delle Entrate avviene con il modello F24 utilizzando i codici tributo:
📌 Nota Bene: Anche i datori di lavoro in regime forfettario con dipendenti devono applicare la trattenuta fiscale.
A marzo parte la doppia trattenuta per l’addizionale comunale:
Questa doppia ritenuta porta a un netto inferiore rispetto a febbraio.
L’impatto dipende dall’aliquota comunale e dal reddito. Ecco alcuni esempi:
Reddito Lordo Annuo | Città | Aliquota | Saldo (gen-nov) | Acconto (mar-nov) | Riduzione a Marzo (€) |
30.000 € | Roma | 0,9% | 25 €/mese | 9 €/mese | -9 € |
50.000 € | Milano | 0,8% | 36 €/mese | 12 €/mese | -12 € |
📌 L’importo esatto varia in base al reddito e all’aliquota comunale.
Le trattenute si applicano anche alle pensioni:
Pensione Lorda | Città | Aliquota | Trattenuta Mensile (€) |
1.500 € | Roma | 0,9% | 5,40 € |
2.500 € | Milano | 0,8% | 8,00 € |
Se il netto risulta inferiore alle aspettative, controlla il dettaglio delle trattenute nel cedolino e:
📌 Consulta un consulente del lavoro per verificare se l’aliquota applicata è corretta. 📌 Chiedi una rettifica al datore di lavoro o all’INPS (per i pensionati). 📌 Rivolgiti a un CAF o Patronato per controllare la corretta applicazione delle trattenute.
L’addizionale comunale IRPEF incide sugli stipendi e sulle pensioni con trattenute che iniziano a marzo. Conoscere le aliquote e i meccanismi di calcolo aiuta a evitare sorprese e a controllare eventuali errori nel cedolino.