ANTICIPO PENSIONISTICO VOLONTARIO – DAL 13 APRILE È POSSIBILE PRESENTARE LA DOMANDA
L’APE volontario – Anticipo finanziario a garanzia pensionistica – può essere richiesto dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata. Tale misura consente a chi ha più di 63 anni di età e 20 di contributi di ritirarsi dal lavoro grazie a un reddito ponte da restituire al momento del pensionamento con una rata sulla propria pensione nel corso di 20 anni. L’Inps ha chiarito che i 20 anni di contributi necessari per ottenere il prestito devono essere maturati in una sola gestione.
Il percorso attuativo, di questo strumento, si è finalmente concluso e dal 13 Aprile è possibile presentare la domanda per ottenere il reddito ponte. All’operazione hanno aderito, per il momento, Intesa Sanpaolo sul fronte bancario e Unipol e Allianz su quello assicurativo. Dal 13 febbraio scorso è attiva la piattaforma che consente di simulare il costo dell’Ape e chiedere la certificazione dei requisiti.
Nell’Ape volontario gli istituti di credito svolgono un ruolo centrale in quanto erogano il prestito che sta alla base dell’operazione. Infatti il reddito ponte che si può iniziare a percepire quando mancano non più di 43 mesi di distanza dalla pensione non è altro che un finanziamento, che poi va restituito con rate gravanti sulla pensione per venti anni (salvo possibilità di estinzione anticipata).
Il costo del finanziamento è aggiornato ogni due mesi e legato a parametri individuati nell’accordo quadro tra i ministeri del Lavoro e dell’Economia e l’Abi. In prima battuta il Tan è intorno al 3 per cento. Il premio per la polizza caso morte, invece, oscilla tra il 29 e il 32% in relazione all’età del lavoratore.
Il prestito potrà essere chiesto fino alla fine del 2019 e dovrebbe riguardare, secondo stime dell’Inps, una platea potenziale di 300.000 persone per il 2018 e 115.000 per il 2019.
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