Nel decreto ‘Cura Italia’ è spuntato anche un aiuto per i lavoratori iscritti a enti previdenziali privati, dunque dai geometri agli agenti di commercio agli ingegneri passando per avvocati e giornalisti. La disposizione riguarda coloro che “hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro” a causa del coronavirus. Per loro viene istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza che dovrà garantire “il riconoscimento di una indennità, i cui criteri di priorità e modalità di attribuzione sono demandati ad un decreto del Ministro del Lavoro“
Per quanto riguarda i liberi professionisti è necessario analizzare gli articoli 23, 25, 27, 28 e 44. Come potrete leggere, analizzando gli articoli, sono diverse le misure poste in essere dal Governo, tra cui spicca un indennizzo di 600 euro a beneficio di chi ne farà domanda tra coloro che hanno partita Iva e i collaboratori iscritti alla gestione separata dell’Inps. Rientrano nella platea anche i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, i lavoratori stagionali del turismo, i professionisti dello spettacolo, i coltivatori diretti, i commercianti e gli artigiani, ma anche quelli senza alcuna previdenza (per un totale di 2,2 miliardi di stanziamento).
Esclusi i liberi professionisti e le partite IVA iscritte alle Casse previdenziali professionali (architetti, ingegneri, geometri, geologi, medici, giornalisti,…) ai quali è stato “concesso” un “Fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori danneggiati dal virus COVID-19” da 300 milioni di euro.