Nella “fase 2”, nel futuro dei territori post emergenza Covid-19, “ci dovranno essere nuovi modelli economici, che partono dalle comunità, che esprimono il dinamismo e la forza di comunità. Per un’economia civile radicata e un nuovo welfare”. Ne ha parlato, in un webinar promosso da Uncem, il Direttore di Confcooperative Giovanni Teneggi, uno dei massimi esperti in Italia, animatore instancabile, delle “COOPERATIVE di comunità”, nuove forme di impresa multifunzionale perfette per i territori montani e i piccoli comuni. Oltre 150 i partecipanti all’incontro on line voluto da Uncem, a dimostrazione del fortissimo interesse per ruolo e forza della cooperazione di comunità. “Abbiamo un bisogno profondo di ribadire il legame tra comunità e cooperazione. – ha spiegato Giovanni Teneggi – Le COOPERATIVE di comunità non fanno in realtà nulla di inedito se non riprendere percorsi di economia sociale e civile in determinate porzioni di territorio. Nascendo in luoghi spesso a forte scarsità di risorse, non fanno che operare una connessione, tra il patrimonio materiale e immateriale, tra cultura, persone, tecnologia e innovazione”. “Le COOPERATIVE che hanno avuto successo negli ultimi anni -ha aggiunto Teneggi- racchiudono infatti nella loro natura quattro asset fondamentali per il territorio: la storia, la relazione e la comunità, l’ambiente e il territorio, la tecnologia e l’innovazione. Sono dei piccoli laboratori di ricerca sui territori, nascono tutte da esperienze diverse e vivono su esperienze diverse tra loro”. Per questo sono così attuali e importanti “anche nella rigenerazione dei territori dopo lo shock” dell’emergenza sanitaria. Uncem ha quindi raccolto numerose istanze di Amministratori locali e imprese, giovani e non, impegnati nella trasformazione dei loro territori: “Le COOPERATIVE di comunità possono offrire spazi di impegno e azione forte, decisivi, come Uncem ha anche ribadito nei giorni scorsi al Presidente Conte, al capo della task force Colao e al Ministro per le Autonomie, con delega alla Montagna, Francesco Boccia” conclude l’Uncem.