Corre l’e-commerce nel nostro Paese spinto dal lockdown per l’emergenza coronavirus ma “il commercio online sarà strategico anche nella Fase 2”.
A delineare il futuro dello shopping nell’era Covid-19 è l’esperta di e-commerce Mirella Bengio, manager per l’Italia di PayPlug, che, intervistata dall’Adnkronos in vista della riapertura delle saracinesche, taglia corto: “Al piccolo commerciante basterà aprire anche solo una vetrina su Facebook e noi potremo fare ‘lo struscio’ digitale”.
Nella Fase 2, anticipa l’esperta di e-commerce, “l’obiettivo sarà più che mai contenere rischi di assembramenti e contagi” e “dovremo puntare a fare acquisti in sicurezza: sia per la tutela della salute che per evitare le frodi online”. Bengio quindi conferma “la tendenza al rialzo” dei piccoli retailer che, quando il Paese ha ‘chiuso’, “hanno scoperto la via del digitale”, una tendenza, “che stimiamo diventerà più strutturata” nella Fase 2 dell’emergenza coronavirus.
Una volta riaperto il Paese, osserva Mirella Bengio, “ci tornerà la voglia di fare spese e con le nuove tecnologie, ormai, possiamo pagare la frutta o le scarpe anche solo con un Sms, una mail, un link: senza così dover toccare soldi e monete indicati fra i maggiori vettori del rischio infezione” sottolinea la manager italiana di PayPlug, la società francese – parte di Nat ixis Payment Solutions all’interno di Groupe Bpce – che ha ideato queste soluzioni di e-commerce e di pagamenti digitali antifrode interamente dedicati alle Pmi.Molte le analisi che mostrano come il commercio online potrà essere l’orizzonte dello shopping nell’emergenza coronavirus. Stando ai dati NetComm, infatti, oltre il 77% delle aziende che vende online, con l’e-commerce ha addirittura acquisito nuovi clienti in tutte le fasce di età, nuovi consumatori sul web che si sono avvicinati per la prima volta agli acquisti online e anche ai pagamenti digitali e all’home banking.
E anche l’Italia conta numeri ragguardevoli di incremento dello shopping digitale. In particolare, già i dati del 2019 mostravano la crescita costante dell’e-commerce nel nostro Paese dove gli acquisti online hanno totalizzato lo scorso anno 31,5 miliardi di euro, registrando un incremento del 15% rispetto al 2018. Le statistiche dell’e-commerce nazionale parlano anche di un ampio margine di miglioramento di questi dati visto che solo il 10% delle imprese nazionali vende online.
Ed freno spesso è la scarsa capacità di applicare le tecnologie disponibili. Mirella Bengio riferisce che, “nel momento in cui il Paese ha chiuso le porte per proteggersi dal Sars-Cov-2, sono stati molti i piccoli retail, anche tipici negozi di quartiere, che si sono rivolti al commercio digitale per far sopravvivere la loro attività”.
“Da fine febbraio a tutto marzo scorso, abbiamo registrato un incremento del 20% di transazioni dei nostri merchants ed una crescita del 120% da marzo 2019 a marzo 2020” sottolinea ancora la responsabile di PayPlug in Italia. Bengio spiega che all’indomani del lockdown “la richiesta di molti piccoli commercianti era di aprire rapidamente una vetrina sul web.
C’è stata l’ansia e l’angoscia di non perdere troppe vendite”. Così, racconta, “abbiamo realizzato un percorso veloce: dal nostro sito bastava inserire i dati dell’azienda – perchè noi ci rivolgiamo solo alle Pmi e non ai privati – per aprire rapidamente un conto PayPlug. Fatto questo, alla piccola impresa, in alternativa a un sito di e-commerce, è bastato aprire anche solo una ‘vetrina’ su Facebook per inserire la funzione di pagamento fornita da PayPlug e riaprire subito sul web il proprio negozio”.
Dal canto suo, “il consumatore, che può aver ordinato un prodotto anche via telefono, ha ricevuto e riceve in tutta sicurezza – e quindi distanziamento – un link via Sms o via mail che lo indirizza alla ‘cassa digitale’ per pagare con carta la merce acquistata”, spiega ancora la manager della società francese annunciando “investimenti e assunzioni in Italia” e “l’apertura molto prossima di uffici fisici a Milano”.