“La scuola italiana si caratterizza per avere un basso numero di docenti precari abilitati nelle discipline comuni e specializzati nell’insegnamento agli alunni disabili. Questo accade perche’ i concorsi e i corsi abilitanti vengono banditi sempre per un numero sottodimensionato di posti e con dei limiti di accesso oltre ogni logica”.
Attraverso proposte di emendamento al Decreto Legge n. 22 sulla Scuola, da domani all’esame della VII commissione del Senato, il sindacato Anief chiede adesso di aprire a una quantita’ maggiore di docenti aspiranti: “non farlo, mantenendo gli attuali vincoli, significa che a breve le scuole rimarranno sguarnite dinanzi all’esigenza di affidare l’enormita’ di cattedre vacanti e di supplenze annuali ad un numero sempre maggiore di insegnanti non abilitati e non specializzati nella didattica per alunni con disabilita’”. Per il leader Marcello Pacifico “chi dice che questa soluzione premia il merito professionale non ha una visione prospettica del sistema formativo: diritto allo studio, continuita’ didattica e alto livello dell’offerta formativa passano per la formazione e la specializzazione di chi insegna”.
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