“L’incidenza di contratti temporanei stagionali è elevata nelle regioni meridionali, soprattutto nel periodo estivo (intorno al 10% in Campania e Sicilia, il 22% in Sardegna). Se a questo si aggiunge il fatto che nel Mezzogiorno il peso delle attivazioni temporanee complessive supera il 70% in tutte le regioni, mentre al Nord si attesta intorno al 50%, ci sembra ragionevole ritenere che nelle regioni del Mezzogiorno potrebbero manifestarsi significativi cali dell’occupazione, soprattutto nei prossimi mesi” a causa dei mancati rinnovi legati all’emergenza sanitaria in corso. Lo scrive la Banca d’Italia nella pubblicazione ‘La crisi Covid e il mercato del lavoro: alcune conferme, alcune specificità regionali, alcune ipotesi’, disponibile sul sito dell’istituto.