“Il Mise ci convochi urgentemente per evitare che la Dema fallisca e i suoi oltre 700 lavoratrici e lavoratori siano licenziati”. E’ l’appello che le segreterie territoriali di Fim Fiom e Uilm rivolge al ministro Patuanelli per sollecitare la riapertura di un tavolo di crisi sulla società di costruzioni aeronautiche Dema , con cui impedire “un ulteriore scempio” di due territori, Campania e Puglia, “già pesantemente colpite dalla deindustrializzazione”. E in una lettera inviata a tutte le istituzioni Pugliesi, dal Governatore alla Task forces regionale fino a Confindustria locale, ripercorrono le tappe della vicenda che il 27 maggio prossimo vedrà la presentazione dell’istanza stragiudiziale ex artt. 182 bis e ter presso il Tribunale di Nola per la ristrutturazione del debito per il quale l’azienda dovrebbe rinunciare a 50 mln di euro di crediti. Il tempo dunque stringe, dicono ancora Fim Fiom e Uilm; la situazione è peggiorata con il lockdown imposto dal Coronavirus. “Il peso della situazione debitoria, non finanziabile dalla generazione di cassa, che il piano 2019 prevedeva nell’orizzonte 2020-2024, rappresentava già lo scorso anno uno dei principali motivi di preoccupazione e le conseguenze dell’emergenza sanitaria ne ha indotti di ulteriori, con la caduta del mercato dell’aviazione civile destinata a durare nel medio termine, che aggraveranno di molto questa evenienza, rischiando di non lasciare alcuna speranza di successo senza una significativa rinegoziazione del debito stesso”.