“Dopo 73 ore di trattativa, dopo aver lavorato di sabato e domenica, dopo aver trascorso la giornata di ieri e parte della mattinata per convincere l’azienda a non procedere con i licenziamenti, ci siamo ritrovati con un pugno di mosche in mano”. Cosi’ l’assessore al Lavoro della Regione Campania, Sonia Palmeri, che ai microfoni di Radio Crc ha parlato della vertenza Jabil “Ancora non riusciamo a comprendere le motivazioni che hanno spinto l’azienda ad agire in questo modo – ha proseguito Palmieri – mi domando cosa c’e’ dietro la mail arrivata dal Stati Uniti che all’improvviso ha determinato la rottura e il dietrofront sui licenziamenti di chi trattava con noi a nome del board americano? Chi e perche’ ha voluto consumare lo strappo dopo giorni di trattative e passi in avanti? Per noi, questa e’ una grande presa in giro. Fino a qualche minuto prima dello stop siamo rimasti con il Ministro a discutere per cercare soluzioni per far tornare l’azienda sul territorio, convinti che le lettere di licenziamento intimate ai lavoratori sono nulle”. L’assessore e’ tornato anche sulla vicenda Whirlpool: “La casa della Regione Campania e’ sempre aperta. Abbiamo stanziato, circa tre mesi fa, 20 milioni di euro: queste multinazionali devono capire che in Campania si puo’ ragionare con una mentalita’ diversa dal licenziamento. Una multinazionale e’ fatta di uomini e donne che puntano allo sviluppo, e’ fatta da una comunita’ di dipendenti che hanno fatto grande l’azienda e questo e’ quanto oggi stesso, questa mattina ci spingera’ ad avere un ulteriore summit con i ministeri per cercare soluzioni alle tante vertenze aperte in Campania”, ha concluso Palmieri.