Flash mob in tutta Italia per protestare contro il governo che gli ha “voltato le spalle” e far sentire la loro voce. E’ la forma di protesta scelta a partire dal 4 giugno dal sindacato degli infermieri Nursing Up che rinfaccia ad una classe politica “cieca ed ingrata” un comportamento “irriguardoso nei confronti di una categoria di professionisti che tanto ha fatto durante la pandemia per difendere la salute degli italiani”. “E’ai nostri cittadini, alla gente comune – spiega il presidente Antonio De Palma – che gli infermieri vogliono rivolgersi, per creare un ‘trait d’union’ tra il personale sanitario e la societa’ civile, quelle persone per cui noi lottiamo ogni giorno nelle corsie e nelle stanze degli ospedali. Durante la Consulta nazionale di ieri sera e’ emerso che gli infermieri non possono e non vogliono aspettare i tempi del tentativo di conciliazione necessario prima di eventuali azioni di sciopero, non ce la fanno piu’. Per questo i colleghi di molte regioni, in particolare quelle piu’ colpite dall’emergenza sanitaria, hanno deciso di scendere nelle strade e di farlo subito. Prima di essere costretti ad incrociare le braccia, intendiamo ‘scendere in campo’ con la loro faccia, le parole e il cuore, nella speranza di ottenere finalmente risultati concreti da parte di chi oggi ha il potere di decidere”. “Vogliamo un futuro diverso – conclude De Palma – costruito sul rispetto della dignita’ professionale, per una categoria, quella degli infermieri, che continuera’ ad essere chiamata a combattere al ‘fronte’ ogni volta che ce ne sara’ bisogno, come fa sempre un buon soldato”. Il calendario dei flash mob prevede per ora tappe a Roma, Rimini e Savona il 4 giugno; Genova, Trento, Bolzano e Ferrara il 5 giugno; Ravenna e Torino l’8 giugno; Milano, Bologna, Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno il 9 giugno.