“Da una parte i dati dell’Inps sulla cassa integrazione in deroga che ha toccato sinora in Basilicata la quota record delle diecimila domande, dall’altra il report Istat che segnala le forti sofferenze del mercato del lavoro nel mese di aprile: gli effetti della pandemia sono sempre piu’ pesanti su occupazione e attivita’ produttive con in piu’ la crescente insofferenza sociale che sfocia nella sfiducia”. Lo hanno evidenziato, in una nota congiunta, i segretari lucani di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli. I sindacati definiscono inoltre “profondamente preoccupante il dato nazionale sul tasso di inattivita’, specie nelle fasce d’eta’ giovanili: +5,4% nella fascia 15-24 anni e +6,3% nella fascia 25-34 anni. Le persone in cerca di lavoro calano in misura consistente anche nell’arco dei dodici mesi (-41,9%), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+11,1%)”. “Il tasso di disoccupazione in soli due mesi diminuisce di quasi tre punti percentuali e quello di inattivita’ aumenta in misura analoga. Questo significa – hanno concluso Summa, Gambardella e Tortorelli – che si rinuncia a cercare lavoro e non solo perche’ non c’e’, compreso quello precario, con contratti a termine o stagionali”. Per il sindacato e’ quindi “fondamentale intercettare la tensione sociale e con essa individuare le motivazioni che allontanano i disoccupati dagli otto Centri per l’Impiego. La diminuzione dell’occupazione (-1,2%) e’ generalizzata: coinvolge donne (-1,5%), uomini (-1,0%), dipendenti (-1,1%), indipendenti (-1,3%) e tutte le classi d’eta’, portando il tasso di occupazione al 57,9%. A cio’ si aggiunga che le fasce da sempre piu’ deboli del mercato del lavoro, donne e giovani, sono quelle che stanno registrando le piu’ alte percentuali di riduzione dell’occupazione”.