A Bari, davanti alla sede della Regione Puglia si e’ svolta una manifestazione di protesta da parte degli operatori dei servizi educativi della fascia 0-6 anni per esprimere il “disagio e le preoccupazioni” per la riattivazione dei servizi. Lo scorso primo giugno il tema, legato alle criticita’ derivanti dall’interruzione dell’attivita’ di asili nido, scuola dell’infanzia, centri ludici, e’ stato affrontato anche in IV commissione consiliare. Una delegazione, alla quale ha partecipato anche il consigliere regionale Luigi Morgante, e’ stata ricevuta da Domenico De Santis, consigliere politico di Emiliano. A De Santis sono state formulate quattro richieste: la proroga di altre 9 settimane per la cassa integrazione in deroga per gli operatori, un ristoro a fondo perduto per le spese fisse sostenute dai servizi educativi privati rientranti nella fascia 0/6 anni durante il lockdown, la revisione delle linee guida inizialmente indicate per la riapertura dei centri, troppo restrittive e penalizzanti. E infine, la modifica del decreto di giunta regionale varato nel 2017, che escludeva dalla ripartizione dei fondi erogati dal Miur la platea di servizi educativi per l’infanzia privati non accreditati. De Santis ha spiegato che l’istanza di proroga va portata a livello nazionale, mentre ha escluso la possibilita’ di un ristoro economico a fondo perduto, ma e’ possibile ricorrere invece al microprestito.