Nel primo trimestre del 2020 in Basilicata si registra una “corposa la riduzione dell’occupazione di settemila unita’ rispetto al trimestre precedente, con un dato complessivo di 184 mila unita’ che riporta agli anni pre crisi la base occupazionale lucana, diminuendo sia gli occupati uomini (tremila in meno) che donne (quattromila). E’ quanto ha reso noto il centro studi della Uil su dati Istat: “Nel contempo aumenta la sfera dell’inattivita’ dentro cui ritroviamo larghe fasce di popolazione giovanile e adulta che si ritirano da un mercato del lavoro percepito come sterile e privo di prospettive occupazionali. Gli inattivi infatti crescono in tre mesi di 12 mila unita’ (da 156 mila a 168 mila) e rispetto all’anno precedente di 13 mila unita’”. Anche la riduzione della disoccupazione, “di cinquemila unita’ rispetto al 2019 e di 16 mila rispetto all’anno precedente, conferma una crescita dell’inattivita’ in modo patologico, fenomeno tipico delle economie in recessione”. Per il segretario della Uil, Vincenzo Tortorelli, “a fronte di una crisi cosi’ complessa e diffusa occorrono interventi anticiclici ed una visione straordinaria di impiego degli strumenti di welfare attraverso un Fondo di investimenti sociali come ponte verso una ripresa produttiva fondata su un profondo rinnovamento dei settori, ristrutturati anche applicando l’innovazione tecnologica. I prossimi anni dovranno vedere un rilancio di tali misure nelle varie forme, dal manifatturiero all’agroindustria, alla forestazione produttiva, a nuovi strumenti di sostegno al reddito, al lavoro e alle famiglie”.