Il piano Transizione 4.0 ha avuto il via libera della Corte dei Conti: 7 miliardi dedicati alle imprese che punteranno sulla transizione tecnologica e digitale, sulla valorizzazione del Made in Italy, sull’economia circolare, sugli investimenti. Lo rende noto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.
“Da oggi, dunque, parte il nuovo piano Transizione 4.0 che ha l’ambizione di essere il primo step, il primo mattone su cui costruire la nuova politica industriale dell’Italia. Con Transizione 4.0 aumenta del 40% la platea dei potenziali beneficiari del mondo 4.0. Con l’adozione del credito d’imposta come strumento unico di accesso agli incentivi – spiega Patuanelli – garantiamo un effetto leva tra innovazione ed ecosostenibilità preservando il pieno automatismo delle misure. Inoltre si garantisce un importante anticipo dei tempi di fruizione eliminando i vincoli tra investimenti in beni materiali e immateriali”.
Il ministro assicura inoltre che il governo valuterà “l’efficacia di questo passaggio al sistema del credito d’imposta magari pensando sin d’ora ad un meccanismo ad opzione tra il nuovo metodo e l’ammortamento”.
“Quello che da oggi dobbiamo fare come Governo è abbracciare stabilmente una politica economica che stimoli gli investimenti, la crescita, la sostenibilità e l’innovazione. È un percorso certamente più difficile e fa meno titolo sui giornali. Ma abbiamo il dovere di guardare ai prossimi dieci anni, oggi più che mai serve una prospettiva economica e industriale di lungo respiro”, evidenzia il ministro.
Il piano Transizione 4.0 va in questa direzione e, afferma, “nulla ci vieta di ragionare nei prossimi mesi ad un suo ulteriore potenziamento, rendendo definitivamente strutturali le misure 4.0 grazie a programmazioni pluriennali, almeno triennali. In questo modo possiamo rendere il nostro Paese più attrattivo anche per gli investimenti dall’estero”.