“Con il via libera all’attività di monitoraggio domani per contenere l’avanzata della Xylella fastidiosa in PUGLIA fra zona cuscinetto e contenimento e nell’area di Locorotondo in provincia di Bari, ultima ‘conquista’ della malattia, vanno recuperati i ritardi accumulati sinora, con una stretta al finanziamento per le attività di ricerca dei laboratori, monitoraggio e campionamento grazie ai 10 milioni stanziati dal Piano per la Rigenerazione olivicola”. Lo sostiene Coldiretti PUGLIA a proposito della lotta all’avanzata del batterio killer degli ulivi. Da domani, come annunciato dall’Arif, l’agenzia regionale opere irrigue e forestali, ci saranno in campo 85 squadre pronte a monitorare in modo massiccio il territorio. Una trentina saranno schierate lungo il confine tra la zona cuscinetto e zona contenimento. Toccheranno i comuni di Fasano, Alberobello, Locorotondo e Martina Franca a cavallo tra le tre province di Bari, Brindisi e Taranto. Altre squadre ‘batteranno’ la zona cuscinetto dallo Jonio verso l’Adriatico nei comuni di Palagiano, Massafra e Mottola. Tre squadre lavoreranno sui buffer di Locorotondo cioè nei 100 metri intorno agli ulivi infetti abbattuti qualche giorno fa. “Solo nell’area infetta – afferma il presidente di Coldiretti PUGLIA Savino Muraglia – risultano contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi”. Contro il dilagare della Xylella che è arrivata a Locorotondo “i fondi Ue – sostiene – per monitoraggi e test di campionamento 3 milioni di euro per tutto il territorio italiano e per altri 7 patogeni della stessa categoria sono solo briciole. Il monitoraggio visivo non basta certamente, come è ormai evidente, perché serve il campionamento anche di piante malate ma ancora asintomatiche, perché non presentano alcun segno di disseccamento evidente”.